Gli impianti idrico-sanitari sono indispensabili per poter usufruire nella propria casa di acqua potabile, fredda o calda a seconda dell’occorrenza. È fondamentale quindi prestare attenzione alla qualità dell’acqua destinata al consumo umano, considerando che può essere alterata da agenti esterni come fattori chimici e fattori microbiologici.
Artuso Impianti può progettare, installare, gestire il funzionamento e programmare la manutenzione delle reti idriche con l’obbiettivo principale di preservare una buona qualità dell’acqua. Alcune semplici misure di prevenzione possono essere la selezione dei materiali delle tubazioni, un corretto dimensionamento dell’impianto (calcolo effettivo delle reali perdite di carico) e il mantenimento di temperature di acqua calda superiori a 50°C.
Come prescrive il DM 37/2008 gli impianti idrici e sanitari, indipendentemente dalla propria destinazione d’uso e dalle proprie dimensioni, sottostanno all’obbligo di progetto realizzato da un progettista abilitato o da schema redatto dal responsabile tecnico della ditta installatrice. Tali elaborati devono essere tassativamente allegati alla Dichiarazione di Conformità degli impianti.
La Direttiva Europea 98/83/CE, recepita in Italia con il DL 31/2001, definisce la qualità minima dell’acqua da garantire agli utenti. Qualità di cui sono responsabili il progettista, l’installatore e il manutentore dal punto di consegna dell’acqua nell’impianto domestico, sino al rubinetto.
Le Linee Guida per la prevenzione della legionellosi, oltre a illustrare gli aspetti teorici del batterio, specifica i principali accorgimenti da mantenere per la salvaguardia degli impianti sanitari. Tra questi argomenti spicca l’indicazione relativa alla gestione della corretta temperatura dell’acqua, che secondo le Linee Guida, deve essere mantenuta al di fuori dell’intervallo di proliferazione batterica ottimale (20-50°C).
Gli impianti idrico-sanitari di scarico sono costituiti dalla rete di tubi che smaltiscono all’esterno dell’unità abitativa le acque in uscita da lavabi, wc, docce, vasche, lavandini della cucina, ecc.
Una rete di scarico si distingue tra rete di scarico esterna per le acque piovane (acque bianche) e rete di scarico interna per le acque sanitarie (acque nere).
La rete di scarico delle acque sanitarie è composta da:
- diramazioni: tratti orizzontali che raccolgono gli scarichi degli apparecchi sanitari nei singoli piani
- colonne: tratti verticali che raccolgono gli scarichi delle diramazioni
- collettori: tratti orizzontali, posti sotto il più basso dei piani serviti, che raccolgono gli scarichi delle colonne e scaricano in fognatura.
Tale sistema di tubazione deve permettere il corretto deflusso delle acque ed il loro convogliamento alla rete fognaria. Caratteristiche importanti invece per un regolare deflusso sono:
- rapidità di scarico
- assenza di deposito di residui
- tenuta idraulica e dei gas
- reintegro dell’aria trascinata o spinta durante il deflusso
- giusto rapporto tra portata di scarico e diametro interessato onde evitare il riempimento dell’intera sezione.
Il deflusso dell’acqua nell’impianto avviene per gravità atmosferica, ovvero i liquami scendono per proprio peso. Pertanto tutte le diramazioni non verticali devono essere disposte con pendenza verso l’efflusso.
Nell’impianto devono essere collegate tubazioni che permettono, attraverso una presa ed uno sbocco, una continua circolazione d’aria. La ventilazione ha la doppia funzione di consentire un’efficace aerazione e di contribuire al mantenimento dell’equilibrio delle pressioni nel sistema di scarico.